Thursday 30 July 2009

Don't stop me now

Dopo la sessione di ieri alla Moonboard, passata a provare blocchi massimali di 3/4 movimenti, stamattina il ritrovo con Nick all'attacco del sentiero che attraversa la nostra 'storica' area boulder biellese, ovvero il Chiavolino.
La temperatura e l'umidità non promettono nulla di buono, ma la motivazione come sempre C'E'. A maggior ragione perchè è la mia prima uscita sui massi dopo l'infortunio.
La decisione in sè è certamente prematura, ma quello che mi ha spinto è la presenza dell'unico problema degno di nota che devo ancora risolvere. E che aspetta una prima ripetizione dopo la salita di Nicky lo scorso anno. Il nome è 'Impressioni di settembre' e il grado, da confermare, si aggira sul 7C/+. E' molto difficile da valutare perchè tutto il blocco si riduce ad un solo movimento molto duro ed aleatorio: con una piccola tacca per la sinistra e un tallone destro precario si lancia ad un'altra piccola tacca per la mano destra, il tutto su uno strapiombo a 45°; se il tallone sta, evitando la bandiera, il blocco termina con due movimenti banali. Nicky in verità l'aveva risolto con un metodo da lunghi, rilanciando con la mano sinistra dalla tacchetta verso un'altra tacca più buona. Movimento comunque duro e purtroppo eliminante, anche se per poco, per la mia altezza.
Fatto sta che, data la lowballità del blocco, ho pensato che fosse un buon primo test in quasi-sicurezza per la caviglia. Purtroppo nonostante le ottime sensazioni di minchia!stritolamentotacca, non mi sono fidato a lanciare... Il rischio di appoggiare male il piede (nella condizione in cui è ora) e vanificare 2 mesi di buon recupero e riabilitazione, mi ha fatto desistere in fretta.
La sensazione rimasta, in ogni caso, è quella della miglior forma che io abbia mai avuto, almeno a livello di forza erogabile. Mi auguro davvero che la caviglia continui a migliorare, perchè sono proprio curioso di salire sul ring contro qualche pezzo di granito svizzero...
Nel pomeriggio invece, nonostante il caldo e l'umidità abominevole, sapevo di dover nutrire il nuovo mostriciattolo neonato... Quindi dopo qualche altro blocco al pannello per alzare lo stimolo, io e Dani abbiamo iniziato a lavorare un circuito sui 20/25 movimenti. In pratica il gioco consiste in: blocchetto in entrata - sezione più facile ma in crescendo - buon riposo - blocco sul 7A - riposo - ultima sezione con un paio di singoli 'spicy'... Dopo qualche giro riesco a superare il blocco centrale ma cado andando al secondo riposo. Non resisterà a lungo! Non saprei come dargli una valutazione, ma di certo è decisamente più impegnativo del 7b+ provato a Chenal lunedì scorso. La buona novella è che sento che la mia resistenza sta aumentando, il che non potrà far altro che giovare al mostriciattolo di cui sopra.
Quindi.
Obiettivi a breve termine aggiornati: vista la prematurità del boulder fuori, si punta a qualche tiro in falesia; non mi importa il grado: 7a, 7b, 7c quel che viene viene... Fluidità e resistenza.
Obiettivi a medio termine: ancora forza, più forza, di più! E ricominciare sui massi a settembre. 8A. Diversi.
Obiettivi a lungo termine: eheh.....

Tuesday 28 July 2009

Falesia?!?!?

Ad ormai più di due mesi dall'infortunio la situazione sembra virare verso acque più serene, sebbene la caviglia sia ancora piuttosto gonfia e il movimento limitato.
Ho regolarmente iniziato ad allenarmi sulla Moonboard, fortunatamente riscontrando ancora un buon livello di forza: il trave ha fatto il suo dovere! Non mi posso ancora permettere di sfruttare tutta l'altezza del muro, visto che le cadute sono ancora off-limits, ma la quantità di combinazioni di movimenti duri possibili mi terrà occupato per un bel po'. Intanto nuovi stimoli dettati dalla necessità di arrampicare su roccia vera, ma senza mettere a rischio la caviglia, mi hanno addirittura portato in falesia! Chi l'avrebbe mai detto... Una prima uscita a Revers, in Valgrisenche (AO), dove sostanzialmente ho scalato da 2 provando senza successo un 7c, stringendo troppo le prese e "overpowering" tutti i movimenti... A dieci metri dal terreno la sirena suona e la festa finisce!
Meglio invece la seconda uscita ieri con Dani a Chenal, falesietta nei dintorni di St.Vincent: tiri brevi, spesso con sezioni di blocco che ne determinano il grado. Dopo il riscaldamento proviamo un 7b+ cortissimo, 4 spit, che mi sembra ampiamente fattibile dopo il primo giro (sempre toprope per la caviglia). Tanto che il giro dopo decido di partire da primo, sentendo buone chances di successo. Sono un po' in apprensione per il mio piede ma vado comunque convinto. Arrivo bene al crux: un allungo da una tacca di sinistro netta ma piccola verso una taschetta discreta ma difficile da centrare; faccio il passo ma come da copione non sento molto bene la presa di destro... E qui l'inaspettato: sono sopra il chiodo ma alzo comunque i piedi e sparo alla presa successiva, un'altra tasca questa volta buona. La prendo ma nello stesso momento mi parte la mano destra e vengo giù. Peccato. Fatto quel movimento la via è praticamente finita... L'impatto sulla parete non fa alcun danno alla caviglia, molto bene! A conti fatti giornata molto positiva. Non solo posso scalare da primo senza troppi patemi per il piede, ma meglio ancora ho visto che non ho nessun problema a volare! Non male visto che l'ultima volta che ho scalato in falesia risale a credo 4 anni fa...
A questo punto penso che ogni tanto, a caviglia guarita, potrei anche concedermi qualche uscita con la corda, su tiri medio-corti. L'obiettivo rimane comunque il boulder, ma se entrasse qualche 8a in falesia non mi farebbe schifo, diciamo...
Ora il programma, al di là della solita riabilitazione, prevede ancora una settimana di trave, fino ad agosto. Poi via di campus board. Conto di poter scalare su blocchi bassi per settembre e, anche se farà ancora caldo, di poter chiudere qualche sospeso a Chironico e Brione per quel periodo.
Until the next...