Thursday 13 August 2009

Mola nen

La perseveranza ha portato risultati.
Innanzitutto in forma di maggiore fluidità: nelle ultime uscite ho scalato decisamente meglio e con più testa, volando senza problemi. Ho speso sicuramente meno energie delle volte precedenti, con la conseguenza di poter recuperare meglio sui riposi buoni, cosa che prima non era possibile visto che ci arrivavo troppo stravolto e comunque stringendo come un folle anche le zappe dei suddetti!
In secondo luogo ho vissuto la nuova esperienza del passare la corda in catena. Erano anni che non lo facevo ed alla fine non è male...
Certo non è come ribaltarsi dopo un blocco di 4 movimenti disperati dove il minimo errore vuol dire cadere sul pad... ma non è male. Peccato che per ora una buona fetta della torta è rappresentata dalla liberazione dal peso di non dover più rifare la via...
Dal punto di vista "prestativo" nulla di che, ho chiuso finalmente dopo fin troppi giri Dinamite 7b+ e Menhir 7b a Chenal. Questi i gradi segnati alla base, anche se ho la certezza che mezzo grado in meno su entrambe le vie sarebbe una valutazione più realistica. Non importa comunque. Quel che conta per me è l'essere progredito. Gradi più alti non tarderanno se dovessi continuare.
Troppi giri dicevo... Ecco un'altra lezione che mi è stata servita sul piatto!
Dinamite avrei potuto chiuderla al secondo giro e Menhir flash. Invece no. Il fatto è che io parto su una via come se fosse un blocco! Se perdo un piede va beh, riparto... Se ho qualche sensazione un po' così va beh, riparto... Eccetera.
Invece no!! Cazzo dopo un tentativo serio su una via ti tocca riposare a lungo prima di tornare nuovo e riprovare... Lo so che è ovvio per un falesista abituale, ma per me è stato come scoprire l'acqua calda! Certo, se alla minima sensazione di incertezza, fatica o quant'altro butti al vento il giro allora impiegherai secoli prima di avere quello buono. E tutto questo ad aumentare lo stress del "dover" provare e riprovare la via, perchè ormai sai che è ampiamente alla tua portata ma più vai avanti e più sei teso e via dicendo... Una spirale a scendere.
Quindi nuovo step falesistico: partire davvero convinti che sia il giro giusto e non con la mentalità del tipo "ma sì se non va la stampo al prossimo". Detto proprio à la brut dieu: MOLA NEN.
Nel frattempo ho ricominciato al Pan Gullich e sono lieto di annunciare che, nonostante non abbia potuto dare gas al 100% per via della caviglia (leggi cadute con poco controllo), sono ai miei massimi standard! Molto bene visto che sono all'inizio del ciclo.
A settembre avrò di che sorridere...

1 comment:

lore said...

grande marco, sono contento che la zampa sia tornata a posto!!!
purtroppo per me ora tutto si concentra su un trave... ma è sempre più difficile.
ho un disperato bisogno di roccia, ma tengo duro!