Saturday 1 November 2008

Fontainebleau - The last days

Ed eccomi ormai a casa a scrivere gli accadimenti degli ultimi giorni nella foresta.
Dopo un giorno di riposo obbligato sia dalla pioggia che dal consumo di pelle e glicogeno, sono deciso a chiudere i conti con Big dragon.
A questo punto non conta nient'altro, nessun altro blocco. Ormai sono entrato nel 'tunnel'.
Mi era successo con Carnage 7b+, con Surprise assis 7c+ e poi con La balance 7c+... Il tunnel è prima di tutto una condizione mentale: quando entri stabilisci un legame con un problema, che non può essere sciolto in nessun modo se non venendo a capo del problema stesso oppure morendo. E' chiaramente ossessionante, ogni movimento viene visualizzato e ripetuto continuamente nel cervello fino alla nausea. Ma non c'è scampo. Dal tunnel non si torna indietro.
Per quanto mi riguarda per entrare nel tunnel è necessario che un blocco sia prima di tutto al limite estremo delle mie possibilità attuali; poi deve illuderti e darti una speranza di riuscita quando ormai stai per rinunciare, in modo che il legame diventi sempre più forte e inscindibile.
E' una droga e ti consuma tutte le energie mentali e fisiche, ma in ultima analisi è anche l'unico motivo che mi spinge a scalare e ad allenarmi. Non conta la bellezza, non conta il gesto, non conta l'ambiente. Conta solo il superamento di questa soglia immaginaria, di questo limite che non saprai mai se può essere oltrepassato, finchè non lo fai. E quindi devi farlo. Non c'è scelta.
Per la cronaca spicciola, nei due giorni passati a confrontarmi con Big dragon sarò caduto n volte con l'ultima presa in mano. Non che questo sia un grande risultato, è evidente come il movimento che vale il grado sia proprio l'ultimo.
Alla fine del secondo giorno le dita sanguinano e il braccio destro è a mezzo servizio. Ho fallito.
L'indomani le condizioni sono le migliori mai avute in questo viaggio. Ma è meglio non pensarci.
E' meglio non pensare nemmeno al tentativo migliore, alla fine del primo giorno: sento bene la puntina, arcuo, cambio piede, alzo il tallone destro sul bordo, stacco la mano sinistra e prendo lo svaso in alto. Sono a 10cm dalla vasca che inequivocabilmente segnala l'uscita del tunnel e del blocco. Il tallone striscia via e in una frazione di secondo finisce tutto.
Fallimento. Temporaneo. Provvisorio. Sono ancora nel tunnel.

2 comments:

sangueamaro said...

Alè marcolì, dai dai un po' dentro un po' fuori, così è meglio. dolce metafora del bel su e giù... tacche e svasi ma senza dimenticare che c'è tutto un mondo! Giusto per... dici che il move duro è solo l'ultimo... ma dai miei ricordi il gramo e soci cadevano spesso e volentieri andando a prenderla la puntina... Un abbraccio e complimenti x la dete

Pellet said...

d'accordo sul resto del mondo! ma calcola che questa è la mia realtà separata, quindi tutto quel che scrivo qui è solo inerente alla stessa...
per quel che riguarda il blocco... ho provato 10 minuti i primi due singoli; poi al terzo giro da sotto ho tenuto la puntina. Dopodichè arrivavo a tenerla nel 100% dei tentativi. Io penso che possa essere sul 7a+ fino a lì (o comunque veramente a me supercongeniale). il problema è davvero solo quello di sentire 'sta benedetta punta, altrimenti non riesci a muoverti assolutamente... e poi dopo che hai il tallone sul bordo svaso c'è il movimento che vale l'8a+. Almeno per me è così. uno più basso si trova di sicuro più in difficoltà (soprattutto sul primo allargo), e viceversa. io sono alto come Graham quindi...
comunque a breve metto online il video con il "7c" al secondo giro e quello con il miglior tentativo su Big dragon...
A presto!!